STEP#12 - I materiali della cosa
Per parlare dei materiali che costituiscono il santino non si può non fare un richiamo alle varie tecniche di realizzazione perchè sono appunto quest'ultime che definiscono i materiali costituenti il santino.
L'elemento principale è sicuramente il fondo, ovvero la base su cui vengono raffigurate le immagini, e se al giorno d'oggi è quasi sempre un cartoncino in passato non era affatto così. Esistono per esempio santini su pergamena o cartapecora che usavano appunto pelle di pecora o capra che veniva conciata e lisciata su cui poi venivano dipinte le immagini.
Altro tipo di santini erano quelli per esempio ricamati su tessuto che venivano impreziositi con un delicato ricamo di fili colorati.
Nell'antichità spesso i santini erano acquerellati, dipinti a mano usando colori vegetali o tempere, ma col passare degli anni e con l'evoluzione della tecnica nel tardo '700 si passo alla litografia, un processo di stampa eseguita su pietra calcarea o lastre di metallo trattate in modo da assorbire determinati grassi.
La stessa litografia ha subito varie evoluzioni come la cromolitografia o l'oleografia, un procedimento idoneo a ottenere effetti simili alla pittura ad olio.
L'elemento principale è sicuramente il fondo, ovvero la base su cui vengono raffigurate le immagini, e se al giorno d'oggi è quasi sempre un cartoncino in passato non era affatto così. Esistono per esempio santini su pergamena o cartapecora che usavano appunto pelle di pecora o capra che veniva conciata e lisciata su cui poi venivano dipinte le immagini.
Altro tipo di santini erano quelli per esempio ricamati su tessuto che venivano impreziositi con un delicato ricamo di fili colorati.
Nell'antichità spesso i santini erano acquerellati, dipinti a mano usando colori vegetali o tempere, ma col passare degli anni e con l'evoluzione della tecnica nel tardo '700 si passo alla litografia, un processo di stampa eseguita su pietra calcarea o lastre di metallo trattate in modo da assorbire determinati grassi.
La stessa litografia ha subito varie evoluzioni come la cromolitografia o l'oleografia, un procedimento idoneo a ottenere effetti simili alla pittura ad olio.
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